LA “RIFORMA BERNINI”

In data 19.5.2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di disegno di legge denominato “Revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario”, recante una pluralità di modifiche alla l. n. 240/2010 (c.d. Legge Gelmini).

Tale disegno di legge di iniziativa governativa è stato presentato al Senato della Repubblica in data 3.6.2025 con il numero 1518 e assegnato alla 7ª Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica) in sede referente il 23.6.2025.

Il disegno di legge è stato quindi approvato il 9.12.2025.

Attualmente è all’esame della Camera dei Deputati.

La cd. Riforma Bernini introduce una revisione sostanziale delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale docente e ricercatore universitario, modificando la l. n. 240/2010.

Di seguito, in sintesi, le novità più rilevanti:

  1. Modifica dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (art. 16)

La riforma abolisce l’Abilitazione scientifica nazionale, sostituita da un sistema di requisiti di produttività e qualificazione scientifica, che saranno individuati per ciascun gruppo scientifico-disciplinare con un futuro decreto ministeriale, su proposta dell’ANVUR e sentito il CUN, e aggiornati ogni cinque anni.

  1. Nuovo Sistema di Liste per le Commissioni (art. 17 bis)

La riforma introduce un nuovo meccanismo innovativo di liste biennali di professori disponibili a far parte delle commissioni giudicatrici per le procedure di reclutamento di cui agli artt. 18 e 24, co. 2 della l. n. 240/2010, distinte per gruppo scientifico-disciplinare e fascia. L’accesso a tali liste è condizionato al possesso dei requisiti di produttività scientifica e alla presentazione di documentazione sull’attività scientifica dell’ultimo quinquennio.

  1. Modifiche delle Procedure Valutative (artt. 18 e 24)

Fra le varie modifiche, la riforma prevede:

– la presentazione di un curriculum standardizzato unico e realizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca,

– una riorganizzazione delle commissioni per le procedure di chiamata dei professori e dei ricercatori: saranno 5 i membri per il reclutamento dei professori (un interno e quattro esterni sorteggiati dalle liste) e 3 per i ricercatori (un interno e due esterni sorteggiati),

– la valutazione delle pubblicazioni, presentate in un numero – non più variabile – compreso tra 10 e 15,

– una prova didattica obbligatoria,

– la discussione delle pubblicazioni avanti alla Commissione,

– la previsione espressa che, fermo restando che la proposta di chiamata spetta al Dipartimento universitario, la Commissione conclude i propri lavori indicando il candidato più meritevole.

  1. Incentivi alla Mobilità (art. 7)

La riforma introduce misure per favorire la mobilità interateneo e internazionale, permettendo trasferimenti di docenti con almeno cinque anni di servizio e prevedendo specifici interventi ministeriali di incentivazione.

  1. Regime Transitorio

Le disposizioni transitorie stabiliscono che:

– le procedure già bandite continuano con la normativa previgente,

– chi possiede l’Abilitazione scientifica nazionale mantiene i requisiti fino alla scadenza,

– chi ha ricevuto una valutazione negativa nell’ambito dell’Abilitazione scientifica nazionale non può partecipare per dodici mesi,

– il sistema attuale rimane in vigore fino alla definizione dei nuovi requisiti di cui al (nuovo) art. 16 della l.n. 240/2010.

 

Di seguito il link per scaricare il testo di riforma approvato dal Senato della Repubblica il 9.12.2025: https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01485514.pdf

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