Se l’insegnamento stesso è in lingua estera ed attiene a materia dagli spiccati profili sovranazionali, l’accertamento delle competenze linguistiche va ragionevolmente previsto nel Bando di concorso, poiché si pone sicuramente “in relazione alle esigenze didattiche” dell’insegnamento stesso (anche in coerenza con la tendenza dell’ordinamento in materia di provvista di personale pubblico, espressa in generale dall’art. 37 D.lgs 165/2001, tendenza ulteriormente rafforzata dal D.lgs 75/2017).
Con riferimento agli atti diversi da quelli già oggetto di censura nel ricorso principale, è affermazione tralatizia (presente nella giurisprudenza sia prima che dopo il D.lgs 104/2010) quella secondo cui il ricorso incidentale è ammissibile solo se gli atti sono “connessi con l’atto impugnato in via principale da un rapporto di sopraordinazione o di presupposizione”.